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martedì 25 gennaio 2011

PARIS SPRING 2011 Haute Couture DAY 1

Christian Dior







John Galliano has created a spectacular Haute Couture collection for Christian Dior, paying tribute to the legendary illustrator René Gruau who designed the ads for the scent of Parisian fashion house. The source of inspiration is the Dior's New Look of 1947: opulent dress marked at the waist by croco belts, while bright colours and sequins light up the entire collection of huge tulle dresses or tight skirts with architectural blouses. Headpieces are by Stephen Jones.

John Galliano fa una collezione spettacolare per l'Haute Couture di Christian Dior, rendendo omaggio al leggendario illustratore René Gruau, che ha disegnato le pubblicità per i profumi della maison parigina. La fonte di ispirazione per questi abiti sontuosi e opulenti è stato, ovviamente, il New Look che ha reso famoso il couturier francese nel 1947. Le linee degli abiti sono segnate da cinture in coccodrillo che strizzano la vita, colori vivaci e paillettes illuminano l'intera collezione fatta da abiti immensi con tulle a più strati o da gonne molto aderenti abbinate a bluse dalle linee importanti. I copricapo sono firmati da Stephen Jones.


Armani Privé






Giorgio Armani did for Lady Gaga a gorgeous modern Privé dress, so that we gave the credit to the singer that she brought the fashion designer out of his classical schemes. The Haute Couture collection showed in Paris never stopped shimmering. All the splendor of jewels is in the "space" dresses signed by Armani: organza had a reflective quality and silk was threaded with metal to produce a sheen. Dresses, mixed with leggings, had spidery silhouettes and some volute. The models wore "UFO" headpieces or fencing mask studded with crystals designed by Philip Treacy.

Giorgio Armani  era riuscito a fare, per Lady Gaga, un abito Privé decisamente moderno, tanto che si dava il merito alla cantante di aver fatto uscire lo stilista fuori dai suoi schemi così classici. La collezione Haute Couture che ha sfilato a Parigi non ha mai smesso di scintillare. C'è tutto lo splendore dei gioielli negli abiti "spaziali" firmati da Armani: l'organza ha un'effetto riflettente e la seta è tessuta con fili metallici che conferivano una lucentezza quasi accecante. Gli abiti presentano silhouette filiformi, sono solo arricchiti ogni tanto da qualche voluta e quasi sempre si abbinano ai leggings. Le modelle indossano copricapo UFO, o maschere da scherma tempestate di cristalli, disegnati da Philip Treacy. 

martedì 23 novembre 2010

DIOR ILLUSTRATED: René Gruau and the line of beauty


Dopo aver ospitato l'esibizione sui 20 anni di carriera della Maison Martin Margiela, la Somerset House di Londra diventa la sede, fino al 9 Gennaio 2011, della mostra sulle opere di uno dei più influenti disegnatori di moda del XX secolo: René Gruau.

"René Gruau & the line of beauty" celebra la relazione artistica tra l'illustratore francese e il couturier Christian Dior. La provenienza dagli stessi ambienti aristocratici ha permesso che questa collaborazione fosse unica e irripetibile. I disegni di Gruau sono riusciti a catturare lo spirito della maison francese e hanno rappresentato un salto verso le nuove frontiere della moda e della femminilità. Le sue opere sono uno sguardo esterno e assolutamente personale sull'energia, l'eleganza e lo charme tipico dello stile Dior.

Illustrazioni meravigliose, che incantano per la capacità di cogliere l'attimo, di catturare la semplicità dei gesti e delle pose, come in una fotografia, ma con il valore aggiunto dell'eleganza del segno grafico.
Bellissimi gli omaggi che Gruau ha sempre fatto, con le sue opere, alla passione di Dior per i fiori; un amore che il sarto francese ha riportato nelle linee dei suoi abiti. Meno affascinanti, ma pur sempre di rottura, le illustrazioni dedicate all'uomo, che ha tratti quasi fumettistici.

L'allestimento non è dei più belli: poca eleganza nei colori, nessuna musica di sottofondo e gli abiti di archivio (sia quelli nati dalla mano del maestro, che quelli creati dall'estro di John Galliano) dietro una specie di velo di Maya, che impedisce di apprezzarli in tutta la loro bellezza. Unico punto a sfavore per una mostra che aveva tutti i presupposti per lasciare a bocca aperta.