giovedì 10 febbraio 2011

V&A celebrates Yohji Yamamoto


Victoria and Albert Museum celebrates Yohji Yamamoto, creative designer who revolutionized the fashion's aesthetics, along with Rei Kawakubo and Issey Miyake. The exhibition, which will be held from 12th March to 10 July, is set up by set and lighting designer Masao Nihei and it will present more than 80 dresses, including some men's collections pieces, and sketches and photographs. The exhibition also includes videos of his collaborations with artists, filmmakers and dancers such as Pina Baush, Takeshi Kitano, Wim Wenders...

The retrospective, since his debut in Paris in 1981, analyzes his visionary idea of women's fashion, made at the beginning of male clothing elements, jackets, suits, vests, and shoes that still are the key features of the fashion house; then aristo-minimal creations, made of massive hats and long and monochromatic dresses, up to the increasingly asymmetric.

The photographer Nick Knight, who reinterpreted some images of historical garments, and Pater Seville, graphic designer who worked on the catalogue, took part in the project.




Il Victoria and Albert Museum di Londra celebra Yohji Yamamoto, designer creativo che ha rivoluzionato l'estetica della moda, insieme a Rei Kawakubo e Issey Miyake. La mostra, che si terrà dal 12 marzo al 10 luglio, è allestita dallo scenografo e lighting designer Masao Nihei ed esporrà più di 80 capi, anche alcuni pezzi di collezioni maschili, nonché schizzi e fotografie. In mostra anche i video delle sue collaborazioni con artisti, registi e danzatori come Pina Baush, Takeshi Kitano, Wim Wenders...

Un racconto che parte dal suo debutto parigino del 1981; una retrospettiva che analizza la sua visionaria idea della moda femminile, realizzata agli esordi con capi mutuati dal guardaroba maschile, giacche, gilet, tute e scarpe stringate che ancora oggi rientrano fra gli elementi che caratterizzano la maison, e successivamente con mise aristo-minimal, fatte di grandi cappelli e lunghi abiti monocromatici, fino ad arrivare alle geometrie sempre più asimmetriche di oggi.

Al progetto hanno partecipato anche fotografi come Nick Knight, che ha reinterpretato alcune immagini di capi storici, e Peter Saville, graphic designer che ha curato il catalogo.

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